Progetto ” Ricominciare in rete-non discriminazione”  

CUP B19I21000430001, sostenuto con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia.

Il progetto mira a creare una rete territoriale per affrontare dispersione scolastica e discriminazione coinvolgendo istituzioni pubbliche, scuole, servizi sociali, enti locali e famiglie. Concentrandosi su Somma Lombardo, si vuole promuovere una “Comunità Educativa” per supportare i minori, specialmente quelli con Bisogni Educativi Speciali, aggravati dalla pandemia. Si propone di ampliare l’offerta educativa coinvolgendo la comunità e collaborazioni pubblico-private, puntando su nuove attività creative ed educative. È cruciale integrare le diverse professionalità coinvolte nel processo di integrazione e inclusione dei minori svantaggiati.

Gli obiettivi del progetto includono la creazione di un sistema integrato di servizi per i minori, il potenziamento dell’offerta educativa per contrastare le discriminazioni, la valorizzazione della collaborazione scuola-famiglia, la promozione dell’inclusione sociale con attenzione alla fragilità, la risposta ai bisogni reali del territorio e dei suoi abitanti, e garantire a tutti i minori la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità, indipendentemente dal contesto individuale o sociale. Le attività specifiche si concentreranno sull’analisi dei bisogni e sulla creazione di risposte adeguate per lo sviluppo delle competenze.

Il progetto mira a creare una “Comunità Educativa” per contrastare gli effetti negativi della pandemia sui minori, soprattutto quelli già svantaggiati. Si basa sui dati demografici del Comune di Somma Lombardo e si concentra sull’età compresa tra i 5 e i 14 anni. Si prevede di agire attraverso diversi fronti d’azione: presenza di un presidio nelle scuole per promuovere salute e benessere degli studenti, formazione alle competenze digitali, coinvolgimento attivo delle famiglie come partner, con particolare attenzione alle famiglie con minori in situazioni di fragilità, ampliamento e rafforzamento delle opportunità culturali ed educative extra-scolastiche. Si presterà particolare attenzione ai casi di povertà educativa e altre fragilità che hanno subito un impatto negativo dalla chiusura delle scuole e dei servizi educativi. La rete territoriale creata consentirà una migliore comunicazione tra i diversi sistemi esistenti, con l’obiettivo di creare un presidio territoriale per alleviare il carico assistenziale delle famiglie e promuovere iniziative di coinvolgimento delle organizzazioni di persone con fragilità e loro familiari. La “Comunità Educativa” sarà in grado di individuare modalità e strategie operative per garantire a tutti gli studenti le stesse opportunità di accesso agli strumenti necessari per contrastare la perdita educativa e favorire la piena partecipazione alle attività educative.

La strategia d’intervento si basa sull’analisi continua dei bisogni dei minori e delle famiglie, sia diretti che indiretti beneficiari. Il partenariato ha condotto ricerche per raccogliere dati e informazioni utili alla pianificazione delle azioni. Un importante canale per comprendere le esigenze della comunità è rappresentato dal Consiglio Comunale dei Ragazzi, che consente ai giovani di esprimere le proprie idee e necessità, promuovendo la partecipazione consapevole. La cooperativa Fides ha coinvolto attivamente il Comitato dei Genitori per identificare i problemi e le necessità urgenti. Sono stati esaminati i dati dei servizi educativi esistenti e i risultati delle valutazioni passate per orientare la progettazione. Il confronto continuo tra gli enti del partenariato, inclusi il Consiglio Comunale dei Ragazzi e il Comitato dei Genitori, ha permesso di elaborare una strategia condivisa e di strutturare azioni mirate alle esigenze del territorio. Questo canale di comunicazione verrà sfruttato anche durante l’attuazione del progetto per diffondere informazioni e dare visibilità alle attività in corso. Le attività saranno realizzate con un coinvolgimento costante della scuola, delle famiglie e dei minori, che sono i destinatari principali dell’intervento.

La nostra progettazione si basa sulla collaborazione tra attori pubblici e privati presenti sul territorio, che sono stati identificati e coinvolti sin dalle prime fasi. Questo approccio mira a stabilire rapporti di collaborazione duraturi e proficui. Coinvolgere una varietà di partner rappresenta un vantaggio significativo, poiché ciascuno contribuisce con competenze specifiche alla realizzazione del piano d’azione. Durante la fase di elaborazione della strategia d’intervento, diversi enti hanno partecipato attivamente, fornendo un contributo prezioso basato sull’esperienza accumulata nel tempo. I partner coinvolti appartengono a diverse categorie e sono assegnati a specifiche attività all’interno del progetto, garantendo così una distribuzione efficace delle responsabilità.

  1. FIDES Società Cooperativa Sociale Capofila
  2. IL SEME Società Cooperativa Sociale
  3. A.S.D. KEN KYU KA
  4. Istituto Comprensivo “L. DA VINCI”
  5. Comunità Pastorale “Maria, Madre presso la Croce” (Parrocchia Sant’Agnese)
  6. ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI CARABINIERI IN CONGEDO – sezione Somma Lombardo
  7. COMITATO DEI GENITORI DI SOMMA LOMBARDO
  8. COMUNE DI SOMMA LOMBARDO – Servizio Sociale Professionale
  9. COMUNE DI SOMMA LOMBARDO – Servizio Tutela Minori e Famiglie nell’ambito distrettuale di Somma Lombardo
  10. COMUNE DI SOMMA LOMBARDO – Servizio InformaGiovani
  11. COMUNE DI SOMMA LOMBARDO – Servizio Vigli Urbani/Protezione Civile

 Il progetto prevede un’espansione della rete coinvolgendo soggetti pubblici e privati per migliorare la qualità e la quantità dei servizi offerti e rendere più efficace la risposta ai bisogni. Gli impatti previsti per ciascuna azione sono:

AZIONE 1: SPORTELLO APERTO
– Interventi rapidi per affrontare le problematiche emerse e supportare i minori.
– Raccolta dati per interventi mirati.
– Miglioramento scolastico e supporto ai docenti.
– Creazione di un presidio per prevenire il disagio scolastico.

AZIONE 2: EDUCAZIONE CIVICA DIGITALE
– Formazione alle competenze digitali.
– Sensibilizzazione sull’uso consapevole del web.
– Riduzione del rischio online e contrasto al cyberbullismo.
– Incremento delle attività extrascolastiche e consapevolezza digitale.

AZIONE 3: ASSISTENZA EDUCATIVA DOMICILIARE
– Ambiente protetto per esprimersi liberamente.
– Monitoraggio del disagio scolastico.
– Valorizzazione della relazione genitori-figli.
– Utilizzo delle risorse locali e incremento della conoscenza del territorio.

AZIONE 4: LUDOBUS
– Incremento delle opportunità culturali ed educative extrascolastiche.
– Scoperta di talenti e sviluppo di nuove attitudini.
– Ritorno al vivere il territorio e creazione di spazi di dialogo.
– Coinvolgimento dei minori con disabilità.

L’obiettivo del progetto è creare una Comunità Educativa forte che potenzi l’offerta formativa ed educativa.

L’attività di monitoraggio e valutazione è essenziale per garantire il successo del progetto, consentendo di verificare lo stato di avanzamento e apportare eventuali correzioni per raggiungere gli obiettivi prefissati. Il Coordinatore di Progetto e la segreteria saranno responsabili di questo processo, fornendo al Comitato di Gestione e Controllo del Progetto i report necessari. Il sistema di monitoraggio si baserà su strumenti costruiti appositamente, garantendo un linguaggio comune e obiettivi misurabili. Sarà orientato a valutare l’efficacia, l’efficienza e la soddisfazione dell’utenza, ponendo al centro lo sviluppo delle capacità individuali. Saranno utilizzati indicatori qualitativi e quantitativi per misurare l’impatto sociale del progetto, consentendo di valutare l’andamento delle attività e la loro coerenza con gli obiettivi stabiliti. Una check list con indicatori specifici guiderà il processo di monitoraggio in tutte le fasi del progetto.

Il progetto si distingue per diversi aspetti innovativi. Innanzitutto, coinvolge attivamente gli attori del territorio per valorizzare i dati esistenti e favorire lo sviluppo di un sistema informativo/formativo locale. Si propone di affrontare la dispersione scolastica con interventi sinergici e integrati che coinvolgono diverse entità del contesto territoriale, come le Amministrazioni Comunali, le scuole, le famiglie e le associazioni. Inoltre, promuove la co-progettazione e la condivisione della formazione nei servizi educativi, aprendo le scuole al territorio e potenziando l’offerta educativa e di supporto anche al di fuori dell’orario scolastico. Il progetto mira a rendere i giovani protagonisti attivi del proprio percorso di crescita, coinvolgendo anche i genitori. Si propone di potenziare i servizi esistenti per renderli più efficaci e sostenibili, imparando da esperienze di successo e adattandosi al contesto organizzativo locale. Questa iniziativa si allinea alle indicazioni nazionali per contrastare l’impatto della pandemia sui bambini e gli adolescenti, investendo nella scuola, garantendo continuità educativa, contrastando la povertà minorile e sostenendo i diritti dei più vulnerabili.

L’iniziativa progettuale è stata concepita e implementata con l’obiettivo di garantire una sostenibilità futura solida e duratura. L’Amministrazione Comunale ha sostenuto attivamente i promotori per creare una “Comunità Educativa” con il coinvolgimento della rete territoriale. Il progetto prevede modalità per garantire la sostenibilità degli strumenti ideati, partendo da servizi esistenti per potenziarli e strutturando procedure integrate. Gli operatori coinvolti diventeranno diffusori e formatori delle conoscenze acquisite, garantendo un trasferimento delle competenze all’intero ente. Si prevede anche un continuo aggiornamento dei saperi e un confronto sulle esperienze consulenziali per mantenere attiva la sinergia tra gli attori coinvolti. L’intervento genererà uno scambio di informazioni tra i diversi contesti in cui i minori vengono assistiti, consentendo una valutazione continua delle nuove esigenze emergenti per strutturare interventi futuri. Il modello di sostenibilità sarà valutato tecnicamente e politicamente per trattenere le migliori acquisizioni e definire nuovi approcci alla rete territoriale. Il partenariato mira a espandere la “Comunità Educativa” anche dopo la conclusione del progetto, coinvolgendo un numero sempre maggiore di enti e soggetti. Il progetto è progettato per essere replicabile in altri contesti territoriali, promuovendo la modellizzazione delle azioni e la diffusione dei risultati ottenuti. La definizione e l’adozione di strumenti comuni favoriranno l’aggregazione della rete territoriale, supportando la gestione dei processi interni ed esterni. La replicabilità dei modelli validati consentirà l’ampliamento della “Comunità Educativa” e l’efficace erogazione di servizi per contrastare la povertà educativa dei minori.


Azioni  

 

AZIONE #1 - SPORTELLO APERTO

Il partenariato del progetto intende potenziare la “Comunità Educativa” rafforzando e innovando lo sportello di Ascolto Psicologico già presente nelle scuole del Comune di Somma Lombardo. Attualmente rivolto principalmente ai genitori, lo sportello offre consulenza psicologica per affrontare le sfide quotidiane nel rapporto con i figli. Tuttavia, data la situazione di isolamento causata dalla pandemia, si intende estendere questo servizio anche agli studenti, oltre ai genitori e agli insegnanti, presso tre scuole primarie e una scuola secondaria. Lo sportello sarà integrato nella programmazione scolastica, mirando a prevenire il disagio e promuovere il benessere. Si prevede una stretta collaborazione con i servizi sociali e altri soggetti del partenariato per garantire un supporto completo alle famiglie e agli studenti più vulnerabili, inclusi quelli con disabilità. Gli incontri di consulenza saranno gestiti con riservatezza professionale e potranno coinvolgere anche i genitori per affrontare le problematiche dei figli. Si prevede un’impegno di 10 ore settimanali per un totale di circa 35 settimane nel periodo scolastico.

AZIONE#2 - EDUCAZIONE CIVICA DIGITALE

L’educazione digitale è cruciale data l’ubiquità della navigazione su internet tra i minori e la mancanza di formazione su un utilizzo sicuro e consapevole. Un’indagine ha rivelato che molti minori navigano senza supervisione genitoriale. Il governo promuove la formazione digitale per affrontare le disuguaglianze emerse durante la pandemia. Si è deciso di implementare due azioni: il Post Scuola 2.0 e l’iniziativa “Ferma il Cyberbullismo”. Nel Post Scuola 2.0, si integreranno ore di educazione civica digitale, coinvolgendo esperti. Si prevede che gli studenti diventino promotori di una cultura digitale consapevole. Parallelamente, “Ferma il Cyberbullismo” prevede lezioni mensili per contrastare questo fenomeno, coinvolgendo anche le famiglie e il Comitato dei Genitori. Il processo prevede una programmazione in fasi per miglioramenti nel corso del progetto.

AZIONE # 2.1 - POST SCUOLA 2.0

Il servizio di post scuola attualmente presente nelle scuole del Comune di Somma Lombardo verrà potenziato con l’inclusione di ore dedicate all’educazione civica digitale. Questo intervento mira a aumentare la consapevolezza degli studenti sui rischi e sulle opportunità del web, integrando le attività ludiche e ricreative già esistenti. Un esperto affiancherà gli educatori una volta alla settimana, concentrandosi sulla formazione alle competenze digitali e sull’uso responsabile dei social media. Le lezioni si terranno principalmente su PC o altri dispositivi digitali, con YouTube come piattaforma principale. Gli studenti parteciperanno attivamente, creando contenuti online e sensibilizzando su temi come il cyberbullismo. Si mira a coinvolgere anche le famiglie attraverso il Comitato dei Genitori, promuovendo una cultura digitale consapevole che si estenda al di fuori della scuola. Il processo sarà valutato e adattato in base ai risultati ottenuti, con un impegno stimato di 3 ore settimanali per l’esperto durante il periodo scolastico.

AZIONE # 2.2 - FERMA IL CYBERBULLO

Il progetto mira a sensibilizzare gli studenti sul cyberbullismo, affrontando varie forme di aggressione online e le piattaforme social coinvolte. Rivolto alle classi terze della scuola secondaria, prevede incontri mensili di due ore condotti da un esperto/psicologo. Durante ogni incontro, gli studenti esploreranno una forma di cyberbullismo e costruiranno insieme un prodotto finale per comprendere le motivazioni, le conseguenze e le risorse per prevenirlo. Utilizzando esercizi di problem solving e apprendimento cooperativo, il progetto permetterà agli studenti di affrontare attivamente le tematiche trattate, seguito da un breve questionario anonimo al termine di ciascun incontro.

AZIONE#3 - ASSISTENZA EDUCATIVA DOMICILIARE

 

Il servizio di assistenza educativa domiciliare offre un intervento personalizzato e intensivo per i minori e le loro famiglie. Si propone di comprendere le dinamiche familiari e i bisogni del minore, pianificando attività educative su misura. L’educatore svolge un ruolo cruciale come mediatore, aiutando i genitori a comprendere l’importanza dell’intervento domiciliare. Si presta particolare attenzione ai minori coinvolti in provvedimenti giudiziari. L’intervento promuove una continuità tra domicilio e territorio, sensibilizzando le famiglie sull’esistenza di altre risorse di supporto. Oltre alle attività educative individualizzate, si organizzano anche attività socializzanti e ricreative. L’educatore accompagna il minore nel creare legami di cooperazione e nell’interagire con l’esterno. Le componenti principali dell’assistenza educativa includono attività educative, gestione quotidiana, cura della persona, attività ludiche, sostegno didattico e affiancamento terapeutico. Il processo di erogazione del servizio segue un Piano Metodologico con fasi specifiche, validato dal Comitato di Gestione del Progetto. Le ore di impegno per l’erogazione del servizio sono suddivise tra diverse cooperative e una comunità pastorale.

AZIONE#4 - LUDOBUS

Durante la progettazione dell’intervento, è emersa l’esigenza di rispondere agli effetti negativi della pandemia, che hanno limitato i momenti di socializzazione dei minori. Partendo da dati raccolti attraverso uno sportello di supporto psicologico telefonico, e considerando le necessità evidenziate dal Consiglio Comunale dei Ragazzi e dal Comitato dei Genitori, si è deciso di creare un’attività che favorisse la condivisione e il benessere psicofisico dei minori. Il Ludobus sarà un furgone carico di giochi che trasformerà spazi pubblici in luoghi di gioco e divertimento, offrendo un’opportunità di socializzazione e creatività. Gli operatori del Ludobus faciliteranno l’interazione tra le persone e promuoveranno l’inclusione sociale. L’intervento prevede diverse modalità di erogazione, tra cui la presenza in piazze predefinite, la partecipazione ad eventi organizzati dall’amministrazione comunale e associazioni, e il coinvolgimento di minori con difficoltà. La logistica e la sicurezza saranno garantite da gruppi locali di Protezione Civile e Carabinieri in Congedo. Le attività proposte dal Ludobus includeranno animazione ludica, ricreativa e sportiva, laboratori creativi, narrazione, letture, spettacoli e attività eco-ambientali. Il progetto prevede 60 uscite totali con un mezzo di trasporto dedicato e il coinvolgimento di personale educativo e volontari.